Galleria Edieuropa di Roma. “Un po’ pop. Angeli Festa Schifano”
Al Caffè Rosati di Roma un gruppo eterogeneo di artisti, diversi sia per sensibilità sia per modus operandi, diedero vita a quel movimento artistico e culturale chiamato “La Scuola di Piazza del Popolo”, l'originale risposta italiana alla Pop Art americana ROMA - “Un po’ pop. Angeli Festa Schifano” è il titolo della mostra ospitata dal 12 novembre alla Galleria Edieuropa di Roma. L’esposizione è dedicata a Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano, i tre artisti che, insieme a Giosetta Fioroni, unica donna del gruppo, Pino Pascali, Francesco Lo Savio, Sergio Lombardo, Cesare Tacchi e Renato Mambor, diedero vita a quel movimento artistico e culturale chiamato “La Scuola di Piazza del Popolo”, la risposta italiana alla Pop Art americana. Angeli, Festa e Schifano, accomunati da una incontenibile energia rivoluzionaria, riuscirono a dar vita a un linguaggio unico e originale, risultato di una pluralità espressiva e di una sperimentazione aperta a tutte quelle forme artistiche ispirate dal quotidiano, dalla società moderna, dal mondo dei consumi. Il progetto espositivo prevede una selezione di opere su tela e su carta, datate dagli anni ’60 alla metà degli anni ’80, tra le più rappresentative degli artisti protagonisti di questa irripetibile temperie culturale, espressione di un decennio per certi versi considerato oggi “mitico”, segnato dalla “dolce vita”, dal boom economico e da una teoria e una pratica destinate a esercitare una duratura influenza sul presente dell’arte. Mario Schifano fu la figura principale del gruppo, influenzato dagli statunitensi Rauschenberg e Johns. Per l’artista la superficie pittorica non tende mai ad espandersi nelle tre dimensioni, piuttosto è considerata uno "schermo" su cui si rispecchia il mondo moderno, è questo il caso dell’opera esposta “Ore 22 Notizie” del 1972. Da considerarsi "schermi" anche i quadri di Franco Angeli, realizzati con successive passate di colore e strati di garza, sotto i quali si pongono le immagini del potere e della violenza – aquile, croci , svastiche, falci e martello – come nell’opera “Orizzonte” dei primi anni ’70. Più oggettuale è invece il lavoro di Tano Festa, il quale lavora con le immagini provenienti dalla storia dell'arte - come l’opera “Da Michelangelo” del 1978 - interpretandoli come segni di un mondo commercializzato e sottoposto alle stesse leggi con cui si gestiscono i prodotti di massa. Vademecum Roma, Galleria EdieuropaInfo: +39 06 64760172 edieuropa@tiscali.itwww.galleriaedieuropa.itInaugurazione domenica 12 novembre ore 11.30 ...